33. Giornata: AC Milan - Parma Calcio 1913

Premesso che il calcio post lockdown è uno "sport diverso" e che quindi nelle valutazioni che faremmo abitualmente ci sono degli elementi "inquinanti", bisogna sicuramente fare l'ennesimo plauso a Pioli per il lavoro che ha fatto su ogni singolo giocatore riguardo ad un aspetto: il Milan ora giocatori più completi e lo dico prendendo in esame ogni valore che va associato ad un calciatore professionista, ovvero l'aspetto tecnico, tattico, caratteriale, associativo.
I limiti ovviamente permangono, ma il miglioramento dell'intera rosa è evidente.
In questo senso Pioli, paradossalmente agevolato anche dalla situazione anomala, ha tirato fuori il meglio che poteva lavorativamente parlando.

Nello specifico su Kessiè bisogna sempre ricordare che Franck è un giocatore di 24 anni. Il calcio di oggi trita tutto e tutti a una velocità spaventosa e i tempi di maturazione che sono necessari per ciascuno non vengono tenuti in considerazione, ma si applica una linea universale per tutti. Se non sei Mbappè che a 18 anni piglia a schiaffi il City già si storce il naso.
Kessiè non è diventato Rijkaard, ma sicuramente è davvero un buon centrocampista con capacità organiche superiori alla media. Una volta pulito tatticamente e con una nuova acquisita serenità mentale è un giocatore di livello notevole, a maggior ragione in un campionato dove la sua fisicità marca una differenza importante.
Ieri Pioli ha detto tutto post partita: "Con Franck all'inizio non ci eravamo tanto capiti. Poi dopo un po' abbiamo costruito il rapporto". Io mi ricordo quella prima fase, in cui Kessiè era finito in panca e sembrava da spedire, come Rebic.
Io non sottovaluterei neanche il lavoro fatto con Conti che è tornato un giocatore di calcio, dopo gli infortuni e una convalescenza non certo facile.